mercoledì 14 gennaio 2015

Colombia per bambini. Istruzioni per l'uso.

Colombia is the most dangerous place on Earth.

A queste parole il mio orgoglio colombiano mi ha fatto quasi aggredire fisicamente il cretino che le aveva pronunciate.
Non so quale orgoglio colombiano, visto che nonostante tre quarti della mia famiglia siano colombiani, a me proprio neanche si parla di darmi la cittadinanza.

La frase mi è sembrata comunque pericolosamente idiota.

Non perché io sia cieca e non veda i travagli di un paese che cerca di uscire da decenni di violenza e guerra civile.
Ma perché una frase così alimenta la violenza, alimentando la paura.
Ora, che un idiota che in Colombia c'è stato e che vuole tornare a casa e avere successo con le donzelle a basso contenuto di neuroni possa pronunciarla, lo capisco.
Ma lo capisco solo se poi entra in funzione un qualche meccanismo di autodistruzione esseri inutili.
Un po' come per il Messico, mi sembra che avere paura di andarci sia come far vincere chi vuole il paese in preda al terrorismo e alla violenza.
Bisogna andarci invece, tornare a casa, esorcizzare la paura, farsi sentire presenti.

E così noi, nel paese più pericoloso del mondo, non solo ci andiamo, ma ci andiamo con i bambini.
La famiglia di Juan, che vive dietro a un cancello che protegge la porta di casa, ci definisce callejeros, cioè vagabondi.
In effetti a casa ci stiamo poco. Ci si sveglia, si fa colazione, e via per la città.
E pure con i mezzi pubblici.
Luca e Matteo nei nostri viaggi hanno conosciuto mezzi di trasporto di tutti i tipi: taxi, autobus, treno, collettivi, navi, moto taxi, metropolitana, ci manca solo l'elicottero.

Ci piace che si mescolino fra la gente, a spintoni, in equilibrio precario, per provare un senso di appartenenza a un pianeta popolatissimo, dove ti pestano i piedi, ti cedono il posto, dove a volte gli autisti partono lasciandoti appeso solo a un filo di speranza, fra il tornichetto e l'asfalto che brucia.
Dove le mamme leggono ai bambini, per impiegare bene il tempo degli spostamenti, li stringono facendosi culle, li pettinano, li smacchiano o solo li guardano attraverso il loro futuro.
Luca e Matteo saltano, si appendono, volano fra un mezzo e l'altro, si sentono grandi ma mi stringono forte la mano, perché l'ebbrezza dell'avventura non diventi perdita e terrore.
Alcuni mezzi entusiasmano più di altri, come il moto taxi Ape Car che infiamma Matteo di passioni automobilistiche.

E noi?

In realtà siamo tutti ottimi viaggiatori, poco ci impaurisce la fatica di un viaggio con pargoli e bagagli. Siamo una famiglia di zingari.

A Medellín i miei bambini hanno imparato ad amare le statue, i graffiti, l'arte metropolitana su cui ti puoi arrampicare, i volti famosi che puoi fissare senza abbassare il capo e le installazioni che insegnano la storia del paese, che è anche parte di loro.

La notte illumina la città di colori che trasformano anche loro, che li ammirano a bocca aperta.
Il grande miracolo dell'elettricità.
Il sole invece fa spuntare le farfalle da tutte le foglie del Giardino Botanico, e le iguane e le tartarughe escono quasi a comando, a mostrare la loro imponenza. Il cielo appartiene alle scimmie, e più in alto agli uccelli, che lo trasformano di suoni e colori.

Troppo romantico? Bisogna ammettere che la mano quando giriamo per la città forse un po' più del solito gliela stringo.
La paura che qualcosa possa succedere c'è.

Ma non ci facciamo dominare.

Oggi quasi ci schiacciavano Luca in Metro, per colpa nostra che tornavamo all'ora di punta, con la folla da stadio alla fermata...
Anche i nostri amici sono a favore della libertà e del riprendersi gli spazi per non far vincere la violenza.
Però pure loro gli stringono la mano e li tengono ben stretti.

Sono felice di sapere che da grandi i miei bambini sapranno di aver giocato sulle statue di Botero, di essere stati in moto taxi e di non aver avuto paura nel loro paese.


Assolutamente da visitare con bambini:
Plaza Botero
Parque de los pies descalzos, e tutti i parchi della città in generale, soprattutto quando hanno in corso manifestazioni ed eventi.
Jardín botánico e Mariposario
Reposteria Astor, una meravigliosa pasticceria che offer cioccolato e dolci tipici a forma di animali coloratissimi.
Museo de Antioquia, dedicato a Botero, con una bellissima sala dove i bambini possono giocare ed entrare nell'opera d'arte Pedrito.
Parque Explora, un parco scientifico e interattivo

Festival da non perdere:
Festival Internazionale della poesia
Feria de las Flores

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