domenica 4 settembre 2016

Flashbook Houston

Nel 2015 il sindaco di Venezia ha deciso di tornare al Medioevo e di proibire la lettura di alcuni libri per bambini (se volete saperne di più, cliccate QUI).

L'obbedienza ohimé non è mai stata una dote da me riconosciuta, quindi automaticamente il buon Signor Brugnaro si è trasformato nella mia fatina Cerca Guai e mi ha ispirato a volerne sapere di più.

Ho trovato una lista di libri al bando scelti con una dovizia e un ingegno e una cura a dir poco illuminante: se me li fossi dovuta andare a cercare io, quei meravigliosi libri, avrei passato giorni a cercare per trovarne forse solo un paio. Grazie al censore, l'elenco era pronto!!

Non sto a rifare i commenti passati (ma se ve li eravate persi eccoli QUI).

Cerca qua e cerca là, mi sono anche imbattuta in un gruppo di mamme e non che il buontempone veneziano era riuscito a ispirare, proprio come me.

Sembra infatti che la virtù dell'obbedienza sia ormai retaggio solo di chi si vuol far obbedire, ma che in assenza di obbedienti, lasci i di cui sopra alquanto disoccupati.

Ho scoperto il fenomeno Flashbook: una/uno prende l'elenco di libri vietati e ne fa una to do list, come si dice qui nel West; sceglie un posto qualsiasi, sparge la voce fra amici e parenti, e tutti insieme ci si ritrova a sobillare le nuove generazioni con un'arma letale: la lettura.

Io appena scoperta questa nuova forma di ribellione contro il sistema, anche se mamma, anche se infognata nel sistema fino al collo, non vedevo l'ora di organizzare pure io una sommossa.

Mi ci è voluto un anno.

Esporsi non è facile e fra genitori è pure peggio...

Mi sono lanciata comunque, forte del fatto che se una gran fama in fondo non c'è, poca faccia si può perdere: è nato Flashbook Houston!

Un modo anche in fondo per far usare l'italiano ai bambini che vivono a un oceano di distanza.

Piano, piano, un invito per volta, qualche gruppo sui social media e un paio di amici complici, ci stiamo ritrovando, una o due volte al mese, nella biblioteca vicino a casa, a leggere libri, farci domande, discutere grandi temi e fare merenda.

I bambini vogliono tornare (che è il complimento più bello, perché loro se gli fa schifo lo dicono subito), pure i miei, che durante le letture saltano come capre, fanno le capriole e mi fanno mettere in discussione la mia stessa esistenza (altro che Fertility Day, cari signori).

Ora pare che il contagio sia cominciato e forse presto comincerà anche Flashbook San Antonio!

Cresciamo piccoli lettori, costruiamo piccole rivoluzioni.

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