Quando si hanno figli piccoli in un paese lontano, ci sono solitamente due possibilità: l'abbraccio culturale del nuovo paese e la full immersion, o il castello casalingo con ponte levatoio che lascia il paese straniero fuori dalle mura domestiche, elette a roccaforte del paese di origine.
Io sono sempre più confusa sul da farsi, quindi mescolo un po' di questo e un po' di quello, sperando che il bene prevalga nonostante le mie decisioni.
Poca confusione invece per quanto riguarda i libri da presentare ai miei piccoli da leggere.
Tutti.
In qualsiasi lingua.
Su qualsiasi tema.
The more, the merrier.
È quindi evidente che appena vedo libri al bando, ne corro alla ricerca per presentarli ai miei due lettori.
Il sindaco di Venezia è stato un gran consigliere, in quanto l'elenco di libri messi al bando da lui io da sola non sarei mai riuscita a trovarlo!
Grazie Sindaco!
In particolare la serie di Piccolo Uovo.
In famiglia, fin dai primi mesi dei bambini, siamo sempre stati grandi fan di Altan e della Pimpa, quindi il passo verso Piccolo Uovo è stato semplice.
Piccolo Uovo è un ovulo (così immagino) che guarda al futuro e cerca di carpirne la sua identità, osservando quello che lo circonda.
Vede che ci sono cose che fanno le mamme, cose che fanno i papà, cose che in realtà possono fare entrambi.
In un altro libro si chiede se è importante essere ricchi o poveri, in un altro ancora se avere una disabilità può davvero comportare una differente abilità.
Sono libri bellissimi perché non danno risposte, ma pongono tanti quesiti, da discutere in famiglia, per educare ciascuno i propri figli come vuole, ma comunque al rispetto e al senso critico.
Li trovate nelle migliori librerie, su www.amazon.it e su www.ibs.it.
Buona lettura!